Quando il sapore si Vede!

Quando il sapore si Vede!

La degustazione di un vino coinvolge tutti i nostri sensi. Forse non ci hai mai pensato ma si comincia con la vista, per poi far entrare in gioco anche olfatto, gusto, udito e tatto. Attraverso l’unione dei sensi ci vengono poi fornite le giuste informazioni per la degustazione. Tutti sappiamo che la prima impressione è importante e in qualche modo ci condiziona: così è anche per il vino. Parliamo quindi della vista. 

Come sappiamo, il nostro occhio percepisce l’immagine attraverso la retina, viene trasferita al nervo ottico e quindi al cervello che legge forme e colori. Ma come si deve analizzare e osservare il vino? Per gli esperti di vino la degustazione è un vero e proprio cerimoniale e la prima cosa che si valuta è appunto l’esame visivo.

Il bicchiere, di cristallo o vetro, viene prima messo in controluce e roteato, inclinando il bicchiere di 45° possibilmente su un fondo bianco o con una luce naturale (la luce artificiale ne altera il colore). Se il vino è velato o feccioso il colore sarà modificato.

Principalmente del vino si tengono in considerazione quattro fattori:

Limpidezzao brillantezza: segno di salute e di buona tecnica di cantina. Ad esempio se mettiamo un oggetto dietro il bicchiere deve essere ben visibile. 

Viscosità: indica il grado di “densità” di un liquido. Dal modo di roteare del vino valuteremo la viscosità compresi i famosi “archetti” che si formano (più ve ne saranno e più sarà alcolico).

Colore: per il vino è paragonabile alla foto presente sulla nostra carta d’identità perché identifica solitamente l’età. Le sostanze che giocano un ruolo essenziale sulle caratteristiche visive o a determinare il calore di un vino sono di natura fenolica – antociani e tannini. Altro fattore che entra in gioco nel colore sono l’acidità ed il pH che possono influenzare la tonalità e la stabilità del colore, infatti nei vini giovani con spiccata acidità troviamo la vivacità del colore mentre le tonalità più calde, tendenti al giallo o al bruno appartengono a vini con corredo acido in difetto.

Tonalità e intensità: uno dei temi di maggior discussione tra gli enologi è proprio la definizione del colore del vino. Spesso è facilmente definibili ed è soggettivo ma si può ricorrere anche ad uno spettrofotometro (un occhio elettronico che misura in millimicron i parametri del colore) oppure si fa riferimento a minerali o vegetali. 

Solitamente la classificazione è così suddivisa

Bianchi: bianco carta, giallo verdolino, giallo paglierino, giallo dorato, giallo ambrato.

Rosati: rosa tenue, rosa cerasuolo e rosa chiaretto.

Rossi: rosso porpora, rosso rubino, rosso granato, rosso aranciato. 

Non solo gusto quindi, ma un gioco di luci, colori e forme per un vino tutto da guardare!